Scatta alle 12 di domani, giovedì 17 febbraio 2022, la possibilità di richiedere il “bonus idrico”, cioè il rimborso, fino a un massimo di mille euro, delle spese sostenute nel 2021 per il risparmio delle risorse idriche. Le domande potranno essere trasmesse attraverso l’apposita piattaforma online predisposta dal ministero della Transizione ecologica. L’inserimento di dati e allegati deve essere completato entro 30 minuti, poi nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati e i documenti già inseriti, ma il rimborso verrà escluso se la richiesta risulta incompleta di informazioni e/o degli allegati richiesti. L’annuncio è sul sito del Mite, ed il consiglio è di fare in fretta perché esaurite le somme stanziate, il bonus sfumerà.

L’incentivo, introdotto dall’articolo 1, commi da 61 a 65 del Bilancio 2021 (legge n. 178/2020) e attuato dal Dm n. 395//2021, con il quale sono stati individuati i destinatari e definiti i criteri per l’ammissione al beneficio, come detto è riconosciuto nel limite massimo di mille euro per ciascun beneficiario, per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, per gli interventi di efficientamento idrico, descritti all’articolo 3, comma 2, del richiamato decreto ministeriale. Per finanziare questa misura, il Bilancio 2021 ha istituito nello stato di previsione del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, ora ministero della Transizione ecologica, un apposito fondo con una dotazione pari a 20 milioni di euro per il 2021.

Appare evidente che chi clicca prima ha maggiore possibilità di assicurarsi il rimborso, in quanto le istanze, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Il Ministero, per completezza, ricorda anche che possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, che abbiano effettuato nel corso del 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. E che il bonus idrico potrà essere richiesto per una sola volta, per un solo immobile, è alternativo e non cumulabile in relazione alle stesse voci di spesa, con altre agevolazioni fiscali relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.